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Reddito di Cittadinanza anche per le pensioni

Cos’è la Pensione di Cittadinanza 


Il Reddito di Cittadinanza, strumento di integrazione dei redditi minimi, previsto di prossima entrata in vigore, si potrà anche intendere come Pensione di Cittadinanza. Questa consentirà di integrare tutte le pensioni, anche quelle calcolate col sistema contributivo, sino a un massimo di 780 euro mensili. L’importo è maggiore di quello che sarebbe l’attuale integrazione al trattamento minimo, ed è maggiore anche della combinazione tra integrazione al trattamento minimo e ulteriori maggiorazioni pensionistiche ad oggi previste. Il diritto a beneficiarvi dipenderà sia del reddito del nucleo familiare che dal patrimonio di tutti i componenti della famiglia.

Funzionamento della Pensione di Cittadinanza

L’obiettivo della misura è quello di integrare il reddito minimo, livellando la soglia di povertà, considerandolo tale soglia di 780 euro mensili. Saranno previste riduzioni all’integrazione, ad esempio per i proprietari di casa di prima abitazione (e che quindi non paga affitto), e più in generale in considerazione del patrimonio del nucleo familiare. L’eventuale possesso della seconda casa non esclude il diritto all’integrazione purché il valore della seconda casa non superi i 30 mila euro (dovrà essere quindi box o terreno). Saranno questi dati coerenti e fotografabili dal modello ISEE

Modalità di erogazione

Probabilmente, come previsto per il Reddito di Cittadinanza, anche questa agevolazione dovrebbe essere erogata con accredito su carta magnetica (bancomat, carta acquisti, social card, ecc.) in modo tale da poterne monitorare e tracciare l’utilizzo. Non si potrà infatti utilizzare tale contributo per acquisti non di prima necessità. Non appena la normativa sarà vigente pubblicheremo tutti gli aggiornamenti del caso.

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